prime 3 strofe del 2° canto IL DUE

l’uno era uno, ma non sapeva di sé, era nessuno, non si riconosceva.
Poi è venuto il due, tu, l’onda, il respiro, la culla, l’incontro.
E mentre ti vedo e ti tocco, ecco, capisco chi sono.
Il mio occhio, lo specchio, si risveglia nei tuoi occhi e sorride.
Che bello capire che quello che capita a me è lo stesso per te.
Adesso ognuno, nel due, capisce se stesso, siamo specchio.
L’onda definisce l’unità e la dualità delle cose, il flusso e il tutto


il due sei tu ed è nudo, perché unico scudo è lo specchio.
In te vedo me e questa simmetria è l’anima mia.
Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te,
non è solo specchio. E’ la migliore difesa lo scudo di essere nudo.
E mentre ciascuno si allena a vedere sé nell’altro,
superi l’ego e scivoli nell’anima che è la tua vera identità,
quella che sa tutto di te perché è l’anima tua e del mondo

così il due è la luna, lunedì, sei tu, la mia fortuna,
che rifletti il sole, sei specchio al giorno, già di ritorno.
L’acqua che muove le maree, che ritma le semine Dal dispari al pari,
partorisce la molteplicità, la discendenza. Senza due non c’è niente,
è linfa, foglia, frutto, è tutto lo scorrere della vita, è Eva,
epifania, fantasia, Shakti, energia, Marta e Maria, Maddalena,
la seconda ruota salendo la schiena, l’onda, la sponda, il dono

l’uno era uno, ma non sapeva di sé, era nessuno, non si riconosceva. Poi è venuto il due, tu, l’onda, il respiro, la culla, l’incontro. E mentre ti vedo e ti tocco, ecco, capisco chi sono. Il mio occhio, lo specchio, si risveglia nei tuoi occhi e sorride. Che bello capire che quello che capita a me è lo stesso per te. Adesso ognuno, nel due, capisce se stesso, siamo specchio. L’onda definisce l’unità e la dualità delle cose, il flusso e il tutto il due sei tu ed è nudo, perché unico scudo è lo specchio. In te vedo me e questa simmetria è l’anima mia. Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, non è solo specchio. E’ la migliore difesa lo scudo di essere nudo. E mentre ciascuno si allena a vedere sé nell’altro, superi l’ego e scivoli nell’anima che è la tua vera identità, quella che sa tutto di te perché è l’anima tua e del mondo così il due è la luna, lunedì, sei tu, la mia fortuna, che rifletti il sole, sei specchio al giorno, già di ritorno. L’acqua che muove le maree, che ritma le semine Dal dispari al pari, partorisce la molteplicità, la discendenza. Senza due non c’è niente, è linfa, foglia, frutto, è tutto lo scorrere della vita, è Eva, epifania, fantasia, Shakti, energia, Marta e Maria, Maddalena, la seconda ruota salendo la schiena, l’onda, la sponda, il dono
l’uno era uno, ma non sapeva di sé, era nessuno, non si riconosceva. Poi è venuto il due, tu, l’onda, il respiro, la culla, l’incontro. E mentre ti vedo e ti tocco, ecco, capisco chi sono. Il mio occhio, lo specchio, si risveglia nei tuoi occhi e sorride. Che bello capire che quello che capita a me è lo stesso per te. Adesso ognuno, nel due, capisce se stesso, siamo specchio. L’onda definisce l’unità e la dualità delle cose, il flusso e il tutto il due sei tu ed è nudo, perché unico scudo è lo specchio. In te vedo me e questa simmetria è l’anima mia. Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, non è solo specchio. E’ la migliore difesa lo scudo di essere nudo. E mentre ciascuno si allena a vedere sé nell’altro, superi l’ego e scivoli nell’anima che è la tua vera identità, quella che sa tutto di te perché è l’anima tua e del mondo così il due è la luna, lunedì, sei tu, la mia fortuna, che rifletti il sole, sei specchio al giorno, già di ritorno. L’acqua che muove le maree, che ritma le semine Dal dispari al pari, partorisce la molteplicità, la discendenza. Senza due non c’è niente, è linfa, foglia, frutto, è tutto lo scorrere della vita, è Eva, epifania, fantasia, Shakti, energia, Marta e Maria, Maddalena, la seconda ruota salendo la schiena, l’onda, la sponda, il dono
l’uno era uno, ma non sapeva di sé, era nessuno, non si riconosceva. Poi è venuto il due, tu, l’onda, il respiro, la culla, l’incontro. E mentre ti vedo e ti tocco, ecco, capisco chi sono. Il mio occhio, lo specchio, si risveglia nei tuoi occhi e sorride. Che bello capire che quello che capita a me è lo stesso per te. Adesso ognuno, nel due, capisce se stesso, siamo specchio. L’onda definisce l’unità e la dualità delle cose, il flusso e il tutto il due sei tu ed è nudo, perché unico scudo è lo specchio. In te vedo me e questa simmetria è l’anima mia. Fai agli altri quello che vorresti fosse fatto a te, non è solo specchio. E’ la migliore difesa lo scudo di essere nudo. E mentre ciascuno si allena a vedere sé nell’altro, superi l’ego e scivoli nell’anima che è la tua vera identità, quella che sa tutto di te perché è l’anima tua e del mondo così il due è la luna, lunedì, sei tu, la mia fortuna, che rifletti il sole, sei specchio al giorno, già di ritorno. L’acqua che muove le maree, che ritma le semine Dal dispari al pari, partorisce la molteplicità, la discendenza. Senza due non c’è niente, è linfa, foglia, frutto, è tutto lo scorrere della vita, è Eva, epifania, fantasia, Shakti, energia, Marta e Maria, Maddalena, la seconda ruota salendo la schiena, l’onda, la sponda, il dono

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Poeta, artista di Pittura Fonetica, attore regista della Compagnia Fonetica. Sostiene l'Europa unita fino agli Urali e in un mediterraneo di Ulisse, non fossa comune.