tu ti gratti la testa come avessi i pidocchi io mi spazzola gli occhi con le tue curve e aspetto uno dei due dica: mi tocchi?
Alberto Sighele
tu ti gratti la testa come avessi i pidocchi io mi spazzola gli occhi con le tue curve e aspetto uno dei due dica: mi tocchi?
Alberto Sighele
dopo l’attesa c’è sempre una bella sorpresa
Alberto Sighele
tu sogni e già offri cuscini per due l’allusione in cui mi tuffo essere stretti vicini a scompigliare il tuo ciuffo
tu aspetti e sgambetti che si alzi la luna a falce o piena non ricordi sai solo che scivola lungo la schiena ti aggancia e ti slancia nel cosmo finché è colmo d’amore
datti la calma
di fare una cosa
finché è colma
Alberto Sighele
Tullia
sei tu
il tulipano
lo slancio
e tutta la traiettoria di fuoco
del sole che dice
di sì
Alberto Sighele
Raffaella
sei bella
il mio giro
respiro
il mio cibo
la mia digestione del mondo
scodella
Alberto Sighele
Non vestirti Ester sei la mia dea Astarte
Alberto Sighele
Nadia Toffa è una bella stoffa il suo ‘non mollate mai’ è la madre terra che parla in lei, la zolla
Lui si preoccupava del collasso ospedaliero, ma anche i suoi polmoni iniziavano a dare brutti segnali.
E’ morto come un santo, questo sindaco della val Seriana.
Si chiama Giorgio Valoti di Cene, ci ha insegnato a morir bene.