la tua divinità

sopra l’osso sacro la tua divinità avvolta tre volte
sotto il tuo sesso attende che adesso la tua coscienza
la chiami fino alle fontanelle in mezzo ai tuoi capelli
e così nel mezzo del giardino sia tu l’albero delle
conoscenze delle differenze tra bene e male
ti lasci tentare dal serpente che abbandona la terra
e sale a spirale a tentare di portare il frutto alla bocca

adesso tocca a te capire di lasciarsi andare alla tentazione
è la direzione che Eva la vita dà ad Adamo nel pomo
da mordere e che il serpente niente è se non la coscienza
individuale tua che si avvolge al tronco che è monco
se non unisce la terra al cielo se non è dono da mordere
nel frutto che non è tutto se non è morso come sorso
e la divinità stà nell’accogliere la sfida non nel rimorso

mordere il frutto è il nostro destino divino l’esatto
contrario della storia di chi la racconta al rovescio
con rimorso castigo punizione colpa col ricatto
del peccato che è solo: che peccato non averlo fatto!
la gioia il ritorno all’eden della felicità qui e adesso



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Poeta, artista di Pittura Fonetica, attore regista della Compagnia Fonetica. Sostiene l'Europa unita fino agli Urali e in un mediterraneo di Ulisse, non fossa comune.