io sono un vegetale che mi attorciglio quando sale

io sono un vegetale che mi attorciglio quando sale
nella la ruota dei rami che ami anche tu l’assoluto azzurro
come nel vortice dei petali dei fiori che palpitano per venire fuori
fin dall’inizio mi ha penetrato al fondo e li aspetta in sonno tondo
la vita mia avvolta che aspetta senza fretta che io tolga al mio carciofo foglia su foglia con la voglia che mi indicavi tu dal due all’assoluto
al tre quattro cinque sei sette strette le nostre anime guaina su guaina

Alberto Sighele

io sono un vegetale che mi attorciglio quando sale nella la ruota dei rami che ami anche tu l’assoluto azzurro come nel vortice dei petali dei fiori che palpitano per venire fuori fin dall’inizio mi ha penetrato al fondo e li aspetta in sonno tondo la vita mia avvolta che aspetta senza fretta che io tolga al mio carciofo foglia su foglia con la voglia che mi indicavi tu dal due all’assoluto al tre quattro cinque sei sette strette le nostre anime guaina su guaina
io sono un vegetale che mi attorciglio quando sale nella la ruota dei rami che ami anche tu l’assoluto azzurro come nel vortice dei petali dei fiori che palpitano per venire fuori fin dall’inizio mi ha penetrato al fondo e li aspetta in sonno tondo la vita mia avvolta che aspetta senza fretta che io tolga al mio carciofo foglia su foglia con la voglia che mi indicavi tu dal due all’assoluto al tre quattro cinque sei sette strette le nostre anime guaina su guaina

quando Venere viene non va più è la stella che sempre brilla è l’onda che c’è anche se si nasconde sempre appare quando pare che tu te ne dimentichi nel passaggio tra il giorno e la notte la notte e il giorno

quando Venere viene non va più
è la stella che sempre brilla
è l’onda che c’è anche se si nasconde
sempre appare quando pare
che tu te ne dimentichi nel passaggio
tra il giorno e la notte la notte e il giorno
sempre pronta a un ritorno di fiamma

Alberto Sighele

quando Venere viene non va più è la stella che sempre brilla è l’onda che c’è anche se si nasconde sempre appare quando pare che tu te ne dimentichi nel passaggio tra il giorno e la notte la notte e il giorno sempre pronta a un ritorno di fiamma

il seme insiste

il seme insiste
la morte non esiste
è l’uno che si moltiplica
la spiga che diventa una riga di spighe
il seme è una gemma che brilla
uno
che diventa mille

Alberto Sighele

il seme insiste la morte non esiste è l’uno che si moltiplica la spiga che diventa una riga di spighe il seme è una gemma che brilla uno che diventa mille

andare nell’orto è andare incontro a Gesù risorto

andare nell’orto
è andare incontro a Gesù risorto
io sarò sempre con voi
resta leggero e assorto
e lo vedi esalare dai fiori
prendere la curva dei frutti per tutti
nel verde che prende tutti i colori in autunno

Alberto Sighele

andare nell’orto è andare incontro a Gesù risorto io sarò sempre con voi resta leggero e assorto e lo vedi esalare dai fiori prendere la curva dei frutti per tutti nel verde che prende tutti i colori in autunno

molti fiori hanno sei petali e tu chi sei? per cosa palpiti? se sei bellezza agli occhi purezza nel tuo perno tocchi l’eterno

molti fiori hanno sei petali
e tu chi sei?
per cosa palpiti?
se sei bellezza agli occhi
purezza nel tuo perno
lo sai
tocchi l’eterno

Alberto Sighele

molti fiori hanno sei petali e tu chi sei? per cosa palpiti? se sei bellezza agli occhi purezza nel tuo perno lo sai tocchi l’eterno




molti fiori hanno sei petali e tu chi sei? per cosa palpiti? se sei bellezza agli occhi purezza nel tuo perno lo sai tocchi l’eterno

metto le mani a nido in grembo in meditazione e sfido l’attesa si alza la corda tesa dalla coda al cuore al cranio cui impicco l’ego e spiego che mi conficco in petali e palpiti al sé

metto le mani a nido in grembo
in meditazione
e sfido l’attesa
si alza la corda tesa
dalla coda al cuore al cranio
cui impicco l’ego e spiego che
mi conficco in petali e palpiti al sé

Alberto Sighele

metto le mani a nido in grembo in meditazione e sfido l’attesa si alza la corda tesa dalla coda al cuore al cranio cui impicco l’ego e spiego che mi conficco in petali e palpiti al sé