l’ombelico tuo è dove punto il mio compasso e poi vado a spasso definendo, scovando e ricalcando con carezze le tue curve ed il mio stupore è in bilico immobile e ammutolito da tanta magica armonia di curve. Mi inchino a te e alla vera divinità della sfera nel corpo tuo nei frutti e in tutti i fiori
sei tu Gesù il sei hai tutti i pensieri miei mi porti alla spiga dal seme che muore mi commuove il tuo coraggio sei il raggio della ruota che gira sospira e si innalza sei tu Gesù il nuovo sole che sorge
tensione e rilassamento dal pavimento al soffitto diritto da est ad ovest mi avvito con te nell’unione dai numeri dispari ai numeri pari finché impari che tutto è danza in questa stanza