tu ricordati che sei acqua
da qui non si scappa
perché è la realtà
sei goccia, pioggia, vapore, nuvola
ma prima oceano, fiume, cascata
ma prima di torrente eri sorgente
se capisci che sei flusso sei sulla soglia di tutto
Alberto Sighele
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calma il tuo specchio d’acqua interiore
calma il tuo specchio d’acqua interiore
e rimani tranquillo a riva
poi getta il sasso assoluto del tuo desiderio
nello stagno
vedrai l’universo rispondere
al tuo bisogno
con centri concentrici fino ai tuoi piedi
Alberto Sighele
“Il Buddha seduto” su YouTube
se incroci le gambe come il Buddha seduto
se incroci le gambe
come il Buddha seduto
hai rovesciato
le piante dei piedi all’insù
il culo nel cielo
sei entrato nella rivoluzione
della ruota
Alberto Sighele
“7 MASCHERINE Covid fino al Carnevale 2021?” su YouTube
la mascherina non per una rapina ma per il bene pensarci prima di parlare
la mascherina non sia un bavaglio allo sbadiglio solo un freno allo sbaglio
mascherina allo starnuto e alla frase cretina
mascherina io sono maschio o bambina?
mascherina andiamo in maschera ma per ritrovare noi stessi
mascherina anche ai pescecani e agli avvoltoi
mascherina non mascheri niente a chi è sapiente
Alberto Sighele
il castigo la colpa il peccato la condanna
il castigo la colpa il peccato la condanna
se continui così lo dico alla mamma che sei cattivo
sei un prete ipocrita impuro puzzi di potere
ti sei voluto sedere sulla coscienza altrui
se io sono vivo me lo gestisco io il giro della ruota
non ricattarla con condanna peccato colpa castigo
il peccato sia solo: che peccato, mi sono scocciato di farlo!
il castigo è un intrigo di natura che sbriga lega
e spiega già tutto dentro la cosa che fai
lì dovrai scioglierlo è un disbrigo di famiglia
guai a chi lo piglia come una regola sugli altri
così l’inferno dice solo risolvilo al tuo interno
la cosa sbagliata va rimediata e basta
un’altra pasta è renderlo eterno l’inferno
rendere eterno l’inferno è un ricatto alla coscienza
individuale di chi non può tollerare la libertà
qui stà la verità la libertà o l’accetti tu la schiavitù
in questa coscienza interiore il cuore e il cervello
possono fare la rivoluzione e dire quanto è bello
la rivoluzione della terra attorno al sole, lo spirito,
è quello che vuole la materia dall’energia il corpo dall’anima e così via
tutto quello che faccio
tutto quello che faccio
è per venirti incontro
per finire e ripartire dal tuo abbraccio
sul filo della lama dello scontro
contro tutto quello che me lo impedisce
la danza dalla meditazione all’azione
leggera quotidiana che non finisce
Alberto Sighele
l’erotismo scalda e sale
l’erotismo scalda e sale
è fiamma spirituale
ruota eterna non si ferma
è eroico – se iroso irrompe
rompe si interrompe
corrompe e corrode
è frode
Alberto Sighele
l’uno è l’unità
l’uno è l’unità
il due sei tu
il tre è la ruota
il quattro è la casa l’angolo l’angelo il conforto
il cinque è il desiderio del viaggio
il sei sei ancora tu nello splendore del raggio della scelta
il sette è il tutto tu la sintesi infinita
l naso di Dante mi inchino
e al suo senso divino
non al caso di aver scelto il tre
che io confermo in io te e gli altri
l’inferno eterno invece per noi oggi è solo inverno
e il purgatorio solo il senso rotatorio della realtà
portano al sorriso del paradiso sul tuo viso a chi lo sa
è semplice come dall’ uno si arrivi al sette con connessioni strette:
nel profondo i 7 principi di Deepak corrispondono anche in ordine
ai chakra nel corpo dove mi sprofondo nel Sahaja Yoga di Nirmala
riemergono nella settimana dai tempi dei Caldei con gli dei e atteggiamenti
nei pianeti nello spazio e giorni nel tempo, nello stesso ordine delle note
della musica unica prova che sono figlio di dio della luce che sei tu di Gesù
nei colori dell’arcobaleno da coda colonna cranio disegno di unità pieno
Alberto Sighele
aver premura è madre la natura
la natura dura perché è sicura di sé
non si cura d’altro se non di aver premura è madre la natura
e misura la sua natura nel nascere e far nascere
nella limatura delle angosce nella sfumatura della paura
nella lotta dura alla tortura dell’anima insicura che si procura nuova paura dietro una sepoltura di mura
lei non ottura stura
assicura la primogenitura al fiore
l’andatura al puledro
l’apertura alla pianura
la fioritura al tutto nella centratura al cerchio
si nota che la natura è ruota
nel flusso nuota
noi nous wir we mi nosotros
la natura
è fiume che non finisce
galassia che non ti lascia
ti piace
perché rinasce
è la sfinge che spinge tutto verso l’alto
la natura è verde non perde