Crescete e moltiplicatevi ha detto la vita ai chicchi di grano e loro lo hanno fatto moltiplicandosi moltiplicando le popolazioni che poi popolavano la terra e il grano è diventato campo, la coppia si è accoppiata ed è diventata moltitudine. Ma in dialogo e danza con la vita circostante, in continua evoluzione, e pur mantenendo la natura originaria il risultato è stato anche una grande ricchezza di varietà di specie di grano, di diversità di popoli. La modalità è il dialogo con l’ambiente, lo scambio con la vita circostante, la ricerca di equilibrio e armonia decisa sempre allargando lo sguardo ad un orizzonte più ampio. Quando la moltiplicazione ha paura della diversità, è ripetizione arida di se stessa e teme l’apertura all’altro, allora annoia, come la propaganda di regime, stanca, non convince e si ferma, non accumula energia su di sè per progredire, accumula una frana di massi opprimente che alla fine si blocca, il fenomeno vitale diventa cancrena, i muscoli si irrigidiscono, le ossa si inaridiscono perché il sangue non scorre, la moltiplicazione non è più tale, non è più feconda. Quanto della civiltà industriale e tecnologica è moltiplicazione dei pani e dei pesci per sfamare le masse o è accumulo arido di potere e capitale su se stesso? Minaccia agli altri e a se stesso. Oppressione, aggressione, guerra, blocco e morte? La differenza la fa la condivisione, il farlo assieme, non contro, per tutti, mentre lo si fa per sè. E’ l’apertura di orizzonti, l’interesse generale che legittima, feconda e accelera il diffondersi della vera ricchezza. E’ l’intenzione il metro della bontà della direzione, l’ampiezza della visione, il bene generale che dà il criterio di giudizio. Se stiamo generando moltiplicazione condivisa di vita o un deserto di morte. L’artista lo sa. E se mantiene viva la danza, l’orchestra suona e la sinfonia si allarga, coinvolge e tutto è musica. Nelle paludi della gelosia e dell’invidia tutto finisce in un risucchio e una bolla di morte. A quali dinamiche risponde il mercato oggi? E’ scambio fecondo o monopolio del più forte che soffoca? Dai frutti conoscerete la pianta. Ma siccome la pianta siamo noi, dobbiamo ripulire la linfa dell’intenzione e tenere pulsante il cuore. La condivisione è la discriminante della vera ricchezza. Ne mai ci sarà ricchezza materiale senza quella spirituale.
O la cosa tua é cosa di tutti e allora è arte e viene riconosciuta o è presunzione, stupidità e tristezza. L’artista allora è quello che dà all’umanità una formula, un gioco, una visione, un fuoco che possa incendiare la prateria, non l’ostinata presunzione di ripetere se stesso fino alla noia. La cartina di tornasole è infine la gioia.
Alberto Sighele
nb le seguenti sono solo esempi di opere che potrebbero sostanziare il discorso sopra
uomo donna dono
cos’è il caffè se non il caldo di te
non titubo tubo mi basti tu
uno uomo due donna tre tutto
quanto ti ho amato e quanto ti amerò è tutto nel presente
écoute-la
c’est beau d’être animaux
dice la trasparenza non senza l’anima