immagine e parola (unite nella metafora, praticamente un film)

mostre pronte

Nella vita  le persone le vediamo e sovente ci parlano. E’ ormai più di un secolo che i film ci mostrano questo e rincorrono la vita. La pubblicità fà la stessa cosa, fonde immagine e parola in un unico messaggio. Un messaggio positivo, allettante, con il vantaggio, oltre a quello di lavorare sulla seduzione, sul desiderio, di veicolarlo in maniera istantanea quasi. La pittura fonetica è nata così, guardandosi attorno. Vedendo le donne belle ed i bambini sorridenti e gli anziani felici sui cartelloni pubblicitari, e ricordando  le frasi lapidarie dell’oratoria. Colpisce mente e cuore. Propone i suoi messaggi di vita e di gioia, ma vuol colpir la coscienza, perché è lì che si depone la buona semenza. La tecnica è antica, veniva usata nell’aneddoto, nella parabola. Si basa sulla esperienza che l’essere umano percepisce tutto a simboli, ogni cosa significa qualcos’altro, è una metafora, porta oltre. La pittura fonetica tiene queste porte aperte. Va avanti e indietro. E’ semplicissima da usare, imitare, appropriarsene. E’ uno strumento alla portata di tutti. E tutti possono partire dalla propria coscienza, la propria esperienza, specchiarsi in quella degli altri, ed entrare, innalzarsi nella profondità dell’alto dei cieli. Dando messaggi e irradiandoli attorno a sè. Gioiendo, se si vedono riflessi negli occhi, negli sguardi, nel vissuto degli altri. La pittura fonetica accosta e finisce che accoppia immagine e parola e ne nasce arte, un figlio, una figlia, la vita. Un uomo non è una donna e viceversa, ma accoppiandosi fanno un altro uomo o un’altra donna. Certo non avevano paura della diversità! E si sono incontrati. Non sono rimasti chiusi in se stessi.

Alberto Sighele

nb le seguenti sono solo esempi di opere che potrebbero sostanziare il discorso sopra

la vita eterna

la mia povera polenta vale più della vostra politica che non senta più una parola di più

cosa vale un fiore sul davanzale

osa la rosa

er en an ca im al v

tutto va verso l’alto    è alito

der Himmel immer du und ich?
spinge lo spigolo me a te nella curva

moving on  because you re motion, love

 

 

nella piega delle cose le si spiega

il fieno il seno un soffice cono al cielo

con le mani mi chiami a un viaggio

la prima parola è il corpo

alla domanda l’universo manda una risposta

 

 

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i rami che mi ami

la differenza è un soffio

il culo è un cuneo che spinge all’alto all’anima

è vietato calpestare i  sogni e avvelenare le sorgenti

se penso che tu sei la palma e il frutto si calma tutto

se la giraffa si gira la bacio


è innocente la stella d’oriente   il presepe è proprio il tuo corpo al sè

come dall’albero la chioma da dentro la divinità chiama

 

sbanda l’onda da lato a lato non ti fa perdere quello che hai incontrato
we all understood your path in the wood
la tenda sospenda il giudizio e si lasci penetrare dall’inizio

o questo o niente
ho pensato questa mattina
il ponte di Messina
tra Europa e il continente
altro l’Africa

che io abbia la tua soglia e le tue labbra

you are my word

il tunnel nuota nella luce

il mare è nudo nell’onda

la fretta è una bicicletta senza pedali

sono pazzo di te perché apri con la danza ogni palazzo ogni stanza

my sun rise

battito

milk silk

ich liebe dich

cosa faccio nell’abbraccio me lo tengo

la palma con calma ci spazzola in cielo

how fond I am of you in this pond   we also get beyond ourselves

te e i petali nell’orto nu ed pov er ma sl con im ca

unico conforto te e i petali nell’orto

 

je suis qui je suis

je suis qui je suis

lampada

tengo te come mio legno mio sostegno er ca im tr con al t v

vengo se mi dici tengo te come mio legno mio sostegno

 

inpoltronatichiedise sei padrona di te stessa or ma en ca im p

in punta di piedi in poltrona ti chiedi se sei padrona di te stessa     mistero