la fretta è una forchetta
ti infilza la milza
e allora per salvarla
lento
torna dentro
poi vieni fuori
tutto contento
a farci ballare un lento
ci sarà tempo
per una danza sfrenata
ma possibile per come era cominciata
contenta bella avvinghiata e lenta
Alberto Sighele
vieni Venere
mettiti in mostra
e vediamo cosa dimostra
la tua bellezza
se sia mia perché sei nostra
vieni alla finestra
come la tua nudità
allarga l’orizzonte
dalla fronte a tutta la tua pelle
ed i tuoi capelli sono raggi di sole
belli fino in fondo all’ultimo ponte
e la tua pelle come le stelle
in una limpida tiepida notte d’estate
hai mai trovato parole così belle
per la tua pelle
vieni Venere
e stai con noi
nuda o come vuoi
Alberto Sighele
vieni Venere
sorgi dalla acque
la terra non è cenere
anche se il vulcano che ti amo
brucia tutto
ma poi la betulla riparte
sei bella
amore
oltre la morte
infinita
come quando chiedo se mi ami
a tutte le mie dita
Alberto Sighele
sii scaltro
lascia il tre
all’altro
Socrate
era un cratere
il cerchio e un centro
tu ci cadevi dentro
e capivi il vortice del cuore
e decidevi se odio o amore
gratta gratta e sotto
il tuo gatto miagola ringraziandoti
di averlo salvato Socrate ritrovato
Alberto Sighele
la parola non è sola
all’inizio era la parola
e la parola era dio
io e te
perché la parola è
specchio e occhio
e la parola è luce
e conduce
all’amore
vieni adesso andiamo a nuotare
Alberto Sighele
fuori la fretta
e tu lento vai dentro
la carezza non la corazza
del vestito
è inaudito vestirsi
quando si è così belli
dai piedi ai capelli
Alberto Sighele
she rose her elbow
and was a close
bunch of petals
Alberto Sighele
ama e ringrazia te stesso te stessa 2017
il servizio segreto dice ti difende
ma offende la luce del sole
ognuno creda a chi vuole
ai servizi segreti si sa
temono la nuda verità
