il serpente
sguscia
dalla guaina
così è la morte
finge
vince chi spinge
oltre
Alberto Sighele
il male è solo assenza di bene
il male è solo
assenza di bene
basta farlo
quest’ultimo
il pene
e allora fallo
e tutto va al suo posto
Alberto Sighele
il serpente ti avvinghia ma non ti strozza ti porta in carrozza
il serpente ti avvinghia
ma non ti strozza
ti porta in carrozza
verso l’alto
se hai pazienza
rallenta
e ti fa godere di più
Alberto Sighele
il fascino della nudità
il fascino della nudità
è che ti fa
nascere di nuovo
è un fenomeno di pelle
lì è tutto il profumo dei fiori
e che tutte le donne sono
belle
Alberto Sighele
io sono il serpente che fa finta di niente nasce dal suo interno è eterno e si avvinghia per salire
io sono il serpente
che fa finta di niente
nasce dal suo interno
è eterno
e si avvinghia
per salire
è la cinghia della vita
Alberto Sighele
tutto è doppio come i tuoi occhi i tuoi seni vieni che io ti tocchi
tutto è doppio
come i tuoi occhi
i tuoi seni
vieni
che io ti tocchi
ovunque
per sempre
Alberto Sighele
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il succhiarsi il dito è chiederti chi sei
il succhiarsi il dito è chiederti chi sei se il capezzolo ancora ce l’hai
tra te e la mamma capisci succhiando che tu sei diverso da lei
ecco il tu che genera l’io nasce nel flusso tienilo tutto non come sotto
il secondo chakra sotto l’ombelico dico è la tua l’identità
è anche al pollice e nella tempia alla testa non resta che scrollarla
se qui ci si spara la ci si infila la spada per il suicidio come i demoni
il due è solo il secondo scalino al sole sulla scala di diamanti fino al sette
Alberto Sighele
il piede è fatto per andare e tutte le altre dita a spingere
perché le ruote dell’energia vitale
arrivano alla mano e al piede con un ordine
non perfettamente uguale te lo voglio spiegare
nella mano i canali d’energia servono ad impugnare
nel piede dal primo punto di lato sul calcagno indietro
il secondo è già il dito davanti in mezzo ad indicare
la strada il piede è fatto per andare e tutte le altre dita a spingere
Alberto Sighele
arrivano sulla tua mano
le ruote dell’energia vitale di tutto il corpo
arrivano sulla tua mano ad impugnare la spada
la prima al polso perché ci vuole polso
la seconda al pollice, il medio le corre incontro
il cuore al mignolo, con la gola all’indice la stretta finale
e l’anulare stringe sul centro del palmo la settima ruota
il pugno è chiuso la tua presa sulle cose non mollare
Alberto Sighele
primo chakra in mezzo al polso
il secondo che sei tu non succhiarlo prendi
il terzo il diaframma è anche questo in mezzo
quarto il cuore il piccolo fa da timone
alla presa che col cinque l’indice stringe
sesto è l’anulare che punta al settimo
al centro del palmo calmo ho la realtà in pugno