voglio un posto per me dove sono oggetto e soggetto

voglio un posto per me
dove sono oggetto e soggetto
soggetto come attivo, sono vivo (non schiavo ad un sovrano
e se lo fossi tenterei di praticare lo judo a partire dalla mano)
attivo e passivo lo accetto
il problema mio è dove lo metto, l’amore
ma penso che già ci intendiamo

Alberto Sighele



voglio un posto per me dove sono oggetto e soggetto soggetto come attivo, sono vivo (non schiavo ad un sovrano e se lo fossi tenterei di praticare lo judo a partire dalla mano) attivo e passivo lo accetto il problema mio è dove lo metto, l’amore ma penso che già ci intendiamo

il trono sorregge la schiena

il trono sorregge la schiena
il tacco il calcagno
e io cosa guadagno se dico
il tuo ombelico mi attira
il culo sorregge il cielo
il seno tuo è pieno di sole
e i tuoi capelli di pensieri belli?

Alberto Sighele

il trono sorregge la schiena il tacco il calcagno e io cosa guadagno se dico il tuo ombelico mi attira il culo sorregge il cielo il seno tuo è pieno di sole e i tuoi capelli di pensieri belli?

da tempia a tempia ti trapana la domanda: chi sono io? – Non c’è dubbio sei un fiore, da gomito a gomito, no, non lo dubito. Da angolo della bocca ad angolo, ti tocca sussurrare di labbra…

da tempia a tempia ti trapana la domanda: chi sono io?
– Non c’è dubbio sei un fiore, da gomito a gomito, no, non lo dubito.
Da angolo della bocca ad angolo, ti tocca sussurrare di labbra:
– Ma possibile che tu non abbia interesse alla bellezza mia, che mi scoppia?
Ho capelli cadenti in riccioli, occhi ridenti, orecchie conchiglie
di tutte queste meraviglie, da capezzolo a capezzolo, ancora non mi raccapezzo..
quando userai la parola, amore? – Quando tolti gli ultimi ornamenti, mi fai sentire il cuore

da tempia a tempia ti trapana la domanda: chi sono io? – Non c’è dubbio sei un fiore, da gomito a gomito, no, non lo dubito. Da angolo della bocca ad angolo, ti tocca sussurrare di labbra: – Ma possibile che tu non abbia interesse alla bellezza mia, che mi scoppia? Ho capelli cadenti in riccioli, occhi ridenti, orecchie conchiglie di tutte queste meraviglie, da capezzolo a capezzolo, ancora non mi raccapezzo.. quando userai la parola, amore? – Quando tolti gli ultimi ornamenti, mi fai sentire il cuore

e lì sotto faccio il leprotto con te

parto da un proverbio
lo scavo come tu dici
e dal groviglio delle radici
nonostante l’impazienza
ed il subbuglio di primavera
trovo il cespuglio
e lì sotto faccio il leprotto con te

Alberto Sighele

parto da un proverbio lo scavo come tu dici e dal groviglio delle radici nonostante l’impazienza ed il subbuglio di primavera trovo il cespuglio e lì sotto faccio il leprotto con te

parto da un proverbio

parto da un proverbio
lo scompongo
in un diverbio
e dallo sgorbio del garbuglio
trovo il cespuglio
dove mi nascondo con te
e lì mi fermo

Alberto Sighele

parto da un proverbio lo scompongo in un diverbio e dallo sgorbio del garbuglio trovo il cespuglio dove mi nascondo con te e lì mi fermo