zufolo e flauto non folle ed incauto 4cp28 di TU SEI TUTTO FINO AL SETTI…è la natura del sole sorgere, salire allo zenit e scendere ogni giorno. È la sua felicità splendere e dare luce e calore, il suo senso. E tornare ogni giorno non è una condanna. Il suo ritorno è gioco e danza. Sisifo, tu sei l’albero della vita, zuffolo e flauto, non folle ed incauto. Dalle radici tu impartisci alla linfa la spinta fino all’ultima foglia lassù. Fai il prurito al cielo, con zelo, con slancio, piacere e gioia di ascendere e trascinare con te, lungo i rami, il popolo tuo che chiami

è mia la leva che tutto solleva 4cp28 di TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CI…nessuna sorpresa che gli dei si siano sentiti assediati e abbiano tentato la condanna. Non crederci. Il sudore non è una condanna. È manna di purificazione, pulisce il corpo, lo tiene vivo. E tu non sei un omino, chino a spingere, prono agli dei. Sei un gigante. La tua fede sposta le montagne. Con l’agilità e la forza della formica, sollevi il mondo. Solo datemi un punto d’appoggio, la coscienza, e tutto si innalza. È mia la leva che tutto solleva. Facilità e leggerezza. La certezza è seguire, interpretare, scoprire e realizzare la propria natura

Watch “al dio alla dea come idea nostra contorta 4cp28TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CIELO di Alberto Sighele” on YouTubee se gli dei divennero pianeti e poi giorni, possibile che io te e tutti si ritorni al dio, alla dea, come idea nostra contorta? O che tutto invece sia amore e vita? E la coscienza nostra, la ruota che l’anima? Sì, Sisifo, è uno schifo che gli dei abbiano manipolato ogni tentativo tuo di fuggiŕe verso l’alto, portandoti dietro il tuo popolo. Sisifo, re, qui c’è il segreto e le chiavi per liberare un popolo di schiavi: salire. Qui, il massimo pericolo per il potere dei preti e della religione che lega. Nessuna sorpresa che gli dei si siano sentiti assediati e abbiano tentato la condanna. Non crederci.

se non ne esci…ma riesci? 4cp28 di TU SEI TUTTO FINO AL SETTIMO CIELO …Ma il momento prima della vetta, per vendetta degli dei, Sisifo guadagna che il macigno, appena posato sul cocuzzolo, per il non dosaggio dell’ ultimo sforzo, sbanda, crolla e ruzzola lungo l’altro pendio fino al fondo, con un tonfo, che gli sfonda il cuore, lacera i visceri. E viscido di livore, lamento macinato in tormento, riprende a rotolarlo, a spingerlo in su, all’infinito, in un eterno inferno. D’estate un eterno fuoco. D’inverno un blocco di ghiaccio, col rischio che scivoli…Se non ne esci…ma riesci? Concepisci una via di uscita alla fatica, alla condanna, alla punizione, al monopolio dell’eterno, agli dei? E se gli dei divennero pianeti e poi giorni, possibile che io e te e tutti si ritorni al dio, alla dea, come idea nostra contorta?

Sisifo sudava sbuffava grondaia fatica 4cp27 TU SEI TUTTO FINO AL SETTIM…Sisifo sudava, sbuffava, grondava fatica, sibilava velenose bestemmie agli dei, contava sulle dita il tempo della condanna, in giorni, minuti, secondi, interminabili, orribili, irriconoscibili, nello spingere il sasso, il macigno, se stesso, il proprio successo, fino in cima alla montagna. Ma il momento prima della vetta, per vendetta degli dei, Sisifo guadagna che il macigno, appena posato sul cocuzzolo, per il non dosaggio dell’ultimo sforzo, sbanda, crolla e ruzzola

tutto è verde non si perde torna verde 4cp27 TU SEI TUTTO FINO AL SETTIM…qui, al quattro, si è seduto sulla sedia, solida, dalle quattro gambe, il principio che tutto avviene col minimo sforzo, la massima facilità. La felicità è a portata di mano, basta coglierla. I saggi hanno detto: chiedete e riceverete, bussate e vi sarà aperto, date ed avrete. È danza. Ma il segreto è la coscienza, è l’atteggiamento, il cuore che c’è dentro. Tutto è verde, non si perde: torna verde, se segue la sua natura, dura. È circolare come le onde del mare, le foglie nel bosco, le nuvole in cielo se vien fatto per amore…