Bravo

Cardini dice tante sciocchezze. La più evidente è che i missili teorici, che non ci sono e non ci sarebbero stati, avrebbero potuto essere puntati su Mosca dall’Ucraina. Sarebbero già puntati su Mosca dai Paesi baltici e perfino dalla Polonia, considerata la gittata di tremila chilometri. Varsavia, che non è al confine polacco, dista da Mosca appena 1500 km. C’è poi l’annosa questione del Donbass. La storia raccontata sul Donbass è la versione russa, preparata a tavolino a Mosca. Le indagini internazionali imparziali non hanno mai trovato prova di genocidi. Di combattimenti, sì. Infatti sono stati accertate 14mila vittime di entrambi gli schieramenti, più meno equamente ripartiti. Ultima notazione: la guerra è stata mossa dai russi, contro l’Ucraina, con un set di scuse in contraddizione tra loro come ad esempio, la necessità di de-nazificare un Paese guidato da un presidente ebreo, togliere un golpista eletto col 70% dei voti a cura di un presidente che ammazza gli oppositori, riunire i russi ucraini combattenti ai russi della Russia attaccanti. C’è infine la questione della guerra sporca contro i civili che avrebbero condotto gli ucraini. Forse, senza questa guerra che ha già demolito alcune città quasi integralmente, con cannoneggiamenti indiscriminati e senza bombe intelligenti, sarebbe forse stata credibile quest’accusa, ma ora non lo è più. I russi stanno conducendo una guerra molto sporca fatta di tentativi di assedio, cannoneggiamenti su case, scuole, ospedali, oltre che infrastrutture, come quelle elettriche, della distribuzione dell’acqua e del gas. Cardini è un anti sistema e un anti occidentale. Il suo furore ideologico è pari a quello di certi comunisti d’antan. E dispiace vedere che tanti italiani amino così poco l’Italia da parteggiare per un nemico che è allo stesso tempo un dittatore, un velleitario, un assassino. Al netto di una guerra che non può vincere e che i russi pagheranno carissima. E questo dimostra che Putin non ama granché nemmeno i russi che manda a morire senza alcuna speranza.