il posto degli opposti (svuotare per riempire) – mostra di pittura fonetica di Alberto Sighele

mostre pronte

L’arte non è diversa dalla vita, dal linguaggio, dalla realtà. Solo se vi è profondamente immersa, connaturata, è se stessa. La realtà viene percepita da noi attraverso gli opposti. L’affermazione e la negazione. Tutto e il nulla, l’assenza e la presenza, l’alba e il tramonto, il giorno e la notte, il bene e il male, la vita e la morte, il vuoto e il pieno. E il linguaggio lo rivela: speranza e disperazione, amico e nemico, finito ed infinito, uno e nessuno, grazia e disgrazia. L’arte come un cerchio avvolge e accoglie, copre e scopre tutta la realtà. Muovendosi dal centro al perimetro del cerchio cercherà il senso, ruoterà in senso orario ed in senso antiorario, come il vortice nell’emisfero nord o l’emisfero sud. Cercherà l’uno e il molteplice. L’arte continuamente macina e ridefinisce tutto in un continuo flusso al servizio della vita che alla fine trionferà sulla morte spiegando questa come un passaggio alla prossima primavera, alla rinascita. Ci vuole coraggio a fare l’artista, ad essere umani, ma è di grande conforto scoprire che coraggio è “raggio dal cuore”, probabilmente o casualmente, e cuore e luce ne abbiamo tutti in grande quantità: basta scoprire la sorgente che non è fuori di noi, è dentro. E così siamo liberati dalla paura del mondo esterno. Il dentro e il fuori, altra coppia di opposti. Ma il nostro posto è dentro, è il dentro che butta fuori. La sorgente, la creazione è dentro, dice l’artista. E se sei onesto, onesta nessuno te lo può togliere dalla testa e dici anch’io lo sento. La libertà, la gioia è qua, adesso la si fà nell’opera d’arte della propria vita.
La mostra che segue cercherà di illustrare a spunti questi bagliori di senso.

Alberto Sighele

nb le seguenti sono solo esempi di opere che potrebbero sostanziare il discorso sopra

sì sì rasserenarsi nel nulla di nuvole

sei la a amore e la zeta della mia meta

dopo il riposo oso

nulla culla

 

orologio rotondo

 

 

ogni spigolo spinge e si contorce nella curva

preferirei la mia alla tua morte

addormentarsi e svegliarsi cosciente con una carezza al corpo e alla mente
la natica è tonda per dirci che è onda e si fonda sull’uno
la gioia dopo la noia delle nuvole

a light in black night

fascio facciamo non sfascio
già te lo avevo detto che il mondo è tondo

la felicità è dentro di te

un  ministro degli interni sempre fuori

te lo dice il nome
salvaci!
sei Mosè
o il fanfarone?

 

vieni in mezzo ai miei seni quello che vuoi tu la virtù sta nel mezzo me

 

 

chi esita osa
avant et derrière la lumière

tra il bene e il male scelgo la spirale

but the left? allright I want all of you

e vide che era cosa buona
e lo spirito divino alitò sulle acque e fu notte e mattino
je suis le coeur l’équateur le collier du monde entier

è già tutto dentro di noi

flower

 

I know my flow with you

l’unico posto sicuro le spalle al muro ad ascoltare il battito del cuore
nel corano è scritto che la chiesa copta d’Egitto è più islamica del terrore lo sa ogni fiore

we were given and we will give

me and you    two 

you will tilt your head back and laugh at the sky –    Gautama Buddha

light on the skin calls beauty from within

il seme il frutto tutto

your power to create it

prima la primavera

la vita è danza e lotta

il fiore è un guerriero


il primo bisogno il sogno

superbe come l’herbe

the only place where to rest is the universe

una cosa sicura vincere la paura

costi quel che costi tutti i morti sono nostri se vogliamo essere vivi