l’immunità è nell’arcobaleno
l’immunità è nel fare il pieno delle tue difese interne
l’immunità è in diretto contatto col tuo cervello
l’immunità è nello svuotarsi della paura sì quello
l’immunità è nel flusso attivo vivo di lotta batterica
l’immunità è nella fiducia non isterica che il tuo corpo è un gioiello
l’immunità è garantita quando la vita tua è la vita di tutti
Alberto Sighele
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l’immunità è nel sole
l’immunità è nel sole
l’immunità è nel verde della natura
l’immunità è nella psiche positiva
l’immunità è in una società solidale
l’immunità è nella meditazione che porta alla giusta azione
l’immunità è nel tuo contatto diretto col tutto
l’immunità è nel tuo spirito
Alberto Sighele
la kundalini è dio con me è emmanuele
la kundalini è dio con me è emmanuele
tre giri e mezzo sopra il tuo osso sacro
che aspetta di salire alle tue fontanelle
il tre lo sai già sono io te e gli altri
ma il mezzo che cos’è? la manovella
per far partire il flusso ascensionale
che apre il seme al germoglio
che aspetta tu dica sì lo voglio
Alberto Sighele
il mezzo è uno strumento o è il mezzo
il mezzo è uno strumento o è il mezzo
cioè il centro tra due lati come una maniglia
la meraviglia è che questi due significati della parola
dicono che una sola è la via
quella di mettersi in mezzo agli opposti
e girarli dal centro da dentro di te dalla coscienza
verso lo splendore della sintesi
Alberto Sighele
la tua soglia socchiusa invoca
la tua soglia socchiusa invoca il mio miagolio
e io annuso la fessura mi vi infilo
che sfido chiunque ad accorgersene
resta solo la coda come indizio
e tu sola che senti poderosa
quale potenza siano i petali della rosa
e la fusione di noi due quale esuberante inizio
Alberto Sighele
né solo né in silenzio sono solo
né solo né in silenzio sono solo
perché nella solitudine del silenzio
nella pausa mite della musica
l’unica realtà in cui sono immerso
sei tu anima mia
specchio della mia coscienza
vita del fiore del cuore dell’infinito amore
Alberto Sighele
la tua divinità
sopra l’osso sacro la tua divinità avvolta tre volte
sotto il tuo sesso attende che adesso la tua coscienza
la chiami fino alle fontanelle in mezzo ai tuoi capelli
e così nel mezzo del giardino sia tu l’albero delle
conoscenze delle differenze tra bene e male
ti lasci tentare dal serpente che abbandona la terra
e sale a spirale a tentare di portare il frutto alla bocca
adesso tocca a te capire di lasciarsi andare alla tentazione
è la direzione che Eva la vita dà ad Adamo nel pomo
da mordere e che il serpente niente è se non la coscienza
individuale tua che si avvolge al tronco che è monco
se non unisce la terra al cielo se non è dono da mordere
nel frutto che non è tutto se non è morso come sorso
e la divinità stà nell’accogliere la sfida non nel rimorso
mordere il frutto è il nostro destino divino l’esatto
contrario della storia di chi la racconta al rovescio
con rimorso castigo punizione colpa col ricatto
del peccato che è solo: che peccato non averlo fatto!
la gioia il ritorno all’eden della felicità qui e adesso