non mi stanco
di fluirti sul fianco
questa è pittura fonetica perché suona nella mente dello spettatore, infilzata dalla effe nella effe, innanzi tutto; nutrendolo poi dell’immagine dell’ansa del fiume evocata dal fluire e dal fianco. E poi è concettuale perché cucisce gli opposti: la stanchezza col movimento…
Alberto Sighele